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Natale a Parigi

Natale a Parigi

C’é sempre una buona, anzi ottima, ragione per fare un viaggio a Parigi… Secondo le statistiche, la Francia -con la sua capitale in prima linea- è il paese al mondo più visitato dai turisti. Considerata come la più bella e la più romantica città del mondo, Parigi è anche apprezzata per la sua storia, l’architettura, la gastronomia, il vino, la moda e saprà meravigliarvi 365 giorni all’anno. C’è pero’ un periodo in particolare nel quale Parigi si veste di luce, di calore e di colore: quel periodo è il mese di dicembre.

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Se avete deciso di visitare Parigi, il periodo natalizio è senz’altro il più bello e magico dell’anno. Le decorazioni natalizie sbrilluccicano in tutte le strade e le vetrine dei negozi prendono vita.

Ma cosa vedere e fare a Natale a Parigi? Tra mercatini, presepi, piste di pattinaggio su ghiaccio sotto le stelle, giostre (gratuite sotto Natale) e manifestazioni festive, non avrete che l’imbarazzo della scelta.

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Non potete perdere, per esempio, un giro sulla grande ruota di piazza della Concordia, un classico molto apprezzato dai bambini ma anche dagli adulti, che potranno ammirare la capitale illuminata a festa.

Potreste inizare, per esempio, con l’acquistare i regali di Natale più originali al grande mercato natalizio che occupa, durante tutto il mese, i Campi Elisei. Considerato come il più grande appuntamento per lo shopping di fine anno, il tradizionale e popolare « Marché de Noël » offre di che soddisfare grandi e piccini.

Oltre all’ambiente caloroso ed alla magia del Natale, troverete nei piccoli chalet in legno le decorazioni Natalizie più belle per il vostro albero di Natale, gli articoli festivi più innovativi ed i regali più originali, i prodotti tipici del territorio e di fabbricazione artigianale con i quali farete un figurone con i vostri invitati, il tipico vin brulé, caramelle e dolciumi di ogni tipo.

E se la voglia di fare shopping è davvero tanta, durante il mese di dicembre i grandi magazzini rivalizzano in bellezza delle loro vetrine e decorazioni, prolungano gli orari di apertura ed aprono le loro porte anche la domenica.

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L’atmosfera festiva invade anche i numerosissimi alberghi e ristoranti Parigini, che propongono menù d’eccezione in particolare durante la vigilia.

Eurodisney sotto Natale è senz’altro il posto più magico di tutta la capitale. Illuminato a festa fin da novembre, il parco offre momenti da favola a grandi e piccini con animazioni sempre nuove: quest’anno lo spettacolo Principi e Principesse, la Nuova Parata di Natale e lo spettacolo Disney Dreams.

E se vi resta ancora tempo, o se volete tornare in un altro periodo dell’anno per una visita turistica di Parigi, ecco la top 10 dei « must visit in Paris! »

Vi ho convinti? Avete già tirato fuori la valigia? In ogni caso, vi auguro di trascorrere delle serene e gioiose feste dovunque voi decidiate di andare.

Serafina Loggia (@seratraveller su Twitter ed Instagram) è l’autore dell’articolo e delle foto. Potete usarli citandone la fonte.

La vita a Lille: le risposte alle domande più frequenti

Cosa aspettarti da Lille

Che tu abbia deciso di venire a Lille per uno stage Erasmus o per cercare lavoro nella Capitale del Nord della Francia, questo articolo risponderà alle prime domande che quasi sicuramente ti stai ponendo.

Qualche sera fa mi ha contattata tramite facebook da uno studente italiano che tra poche settimane approderà a Lille (la città francese in cui vivo) nell’ambito di uno stage Erasmus. Diceva che voleva farmi « qualche domanda » sulla vita a Lille… E mi tenne inchiodata alla chat per un paio di ore. Mi capita abbastanza spesso che studenti e professionisti italiani alla ricerca di un lavoro in Francia si mettano in contatto con me per chiedermi informazioni, allora mi son detta: « visto che l’argomento interessa, perché non scrivere un articolo informativo sulla tematica della vita a Lille per noi Italiani« ? Detto e fatto: ecco le risposte alle prime domande che un Italiano si pone sulla vita in Francia, ed in particolare a Lille.

1. Quanto costano mediamente gli affitti?

Bisogna intanto determinare che tipo di alloggio stai cercando: se in residenza universitaria, in appartamento condiviso o da solo.
Un monolocale da solo, anche non proprio in centro, ti costerà tra le 400 e le 700 € mensili spese incluse. La variazione dipende dal periodo, dalla zona, dalle condizioni dell’appartamento, se è ammobiliato o meno ecc… Attenzione: la città di Lille annovera un numero importante di Università e di grandi scuole e gli studenti che vi cercano casa fanno la fila. I proprietari di immobili, che ben lo sanno, pubblicano ogni estate i loro annunci sui giornali locali o su Internet. Ti raccomando di non scegliere il primo appartamento che visiti: vedine parecchi per renderti conto del « mercato »,  in modo da evitare di cadere nelle trappole di chi approfitta della situazione affittando vere e proprie topaie. Il mio consiglio è di non aspettare l’estate prima di metterti a cercare un alloggio a Lille: in questo modo non sarai costretto a prendere cio’ che gli altri, prima di te, hanno scartato; pensaci per tempo, già dalla primavera.
Per iniziare a farti un’idea, ecco qualche link per trovare casa a Lille a seconda del tuo budget.
Un breve accenno alle agenzie immobiliari va fatto: certo, i loro servizi hanno un costo… ma la tua ricerca, la relazione con il proprietario e le formalità si troveranno molto più semplificate. Tra le agenzie immobiliari più conosciute di Lille troviamo Logic ImmoOrpi, Century 21, Descampiaux Dudicourt, Vacherand, Immosens. (Aggiornamento  ottobre 2019: le seguenti agenzie hanno attualmente ottime recensioni: Laforêt, LilleImmo, LaLilloise).
Se cerchi un appartamento tutto tuo: Seloger e Pap sono i siti che fanno per te. Gli annunci provengono da privati e da agenzie. Attento alle offerte che provengono da agenzie immobiliari: l’intervento di un agente ti aiuta a trovare più in fretta ma fa lievitare il costo.
Qua e là in città troverai poi numerose residenze per studenti:
Residenza Campusea, in pieno centro di Lille, vicina ai trasporti, alle stazioni, ai negozi, ai ristoranti, ai bar, a tanti servizi e ad un grande centro commerciale.
Residenza La Maison Blanche, nuovissima, a 10 minuti a piedi dal centro di Lille e vicinissima ad una fermata di metro’ che collega Lille con le Università di Villeneuve d’Ascq. I prezzi vanno dai 450€ in su (opzioni: coabitazione, appartamentino singolo, con una camera separata, con due o tre camere separate).
Residenze Studea: varie residenze sparse per la città.
Residenza Nemea, dal budget più contenuto ma un po’ fuori mano (pensaci se non hai la macchina, perché di sera gli autobus sono pochini)
Lokaviz, Annonce Etudiant e Mapiaule pubblicano annunci per appartamenti singoli per studenti, di solito dei monolocali, a Lille ma anche più lontanto nella zona metropolitana. Ricorda: più ti allontani dal centro più il tuo budget ti ringrazierà, ma se non hai la macchina metti in conto le difficoltà logistiche ed i tempi che trascorrerai nei trasporti pubblici.
La tua Università ti fornirà invece le informazioni riguardo alle residenze universitarie all’interno del Campus. Considera che le residenze universitarie presentano il vantaggio di essere situate sul campus e di costare, magari, un tantino meno rispetto alle altre, ma ti accolgono soltanto durante l’anno scolastico (a luglio devi andare via).
Infine, se il budget è davvero ridotto, se ti piace la vita « da branco » e se non te la senti di stare da solo, la condivisione è la soluzione low cost che fa per te. Tra Izroom, Weroom, Appartager, L’Etudiant, Chambrealouer, Recherche Colocation non hai che l’imbarazzo della scelta.
Hai trovato casa e pensi il peggio sia passato: non è proprio cosi, perché devi ancora superare la prova « formalità » legate all’affitto, che in Francia sono toste.

I documenti necessari alla conclusione di un accordo con un proprietario variano secondo la fiducia tra le due parti, ma in genere vengono richiesti:

– Contratto di lavoro a durata indeterminata (CDI)

– Ultime 3 buste paga di uno stipendio superiore ad almeno 3 volte il montante dell’affitto

Documento d’identità

Se non hai un contratto di lavoro o lo stipendio è insufficiente ti servirà un garante, cioé una persona fisica che si impegni per iscritto a pagare gli affitti per te qualora tu non dovessi più farlo. Il più delle volte, il garante deve avere un conto in banca in Francia e deve provare di avere un reddito superiore di almeno tre volte l’importo del canone d’affitto .

Se non hai un garante ed hai meno di 28 anni, puoi richiedere la Caution Locative Étudiante (CLÉ), un dispositivo di garanzia apposito.

Se invece hai più di 30 anni ed hai un lavoro (CDD, Interim o CDI in periodo di prova) puoi chiedere la garanzia VISALE.

In tutti gli altri casi la soluzione resta la cauzione bancaria, ovvero un accordo con la tua banca, che stipula il deposito, su un conto bloccato, di una somma destinata a pagare il proprietario in caso di mancato pagamento dell’affitto. L’ammontare della somma può variare da una banca all’altra ed il servizio non è gratuito.

La firma di un contratto prevede il versamento di una cauzione, il cui montante deve figurare sul contratto e non puo’ eccedere un mese d’affitto, spese escluse. la cauzione ti verrà restituita entro un mese quando lascerai l’alloggio (sempre che tu lo lasci nello stesso stato in cui lo hai trovato al tuo arrivo).

A meno che tu non viva in condivisione, dovrai installare l’ADSL che ti costerà, a seconda dell’operatore e delle opzioni, tra le 25 e le 30€ mensili. L’abbonamento per il cellulare ti costerà dalle 15 alle 30€ a seconda dell’uso che vuoi farci. In Francia la telefonia costa molto meno che in altre parti del mondo e d’Europa. Grazie agli impianti nucleari l’elettricità, poi, ha un prezzo derisorio rispetto all’Italia: se non vivi come se fossi al castello di Versailles, la tua fattura mensile di elettricità non dovrebbe eccedere i 20€. L’assicurazione Risques Locatifs per il tuo appartamento è obbligatoria; richiesta dal tuo padrone di casa, devi fartene carico tu, a meno che il contratto d’affitto non specifichi il contrario. L’assicurazione copre l’alloggio in caso di sinistri quali incendio, esplosioni o inondazioni; il suo costo va dai 200 ai 400€ all’anno (a seconda del tipo di alloggio).

La vita a Lille 2

2. Quanto costano gli abbonamenti ai mezzi pubblici, i generi alimentari, la telefonia, le sigarette?

Per quel che riguarda i trasporti il discorso è un po’ complesso, in quanto dipende dalla categoria socio-professionale dell’utente. Una persona che ha un lavoro e non beneficia di nessun incentivo statale paga circa 50€ per un abbonamento mensile che gli consente di utilizzare a volontà metro, autobus e tram (vedi qui le varie tariffe). Esiste una tariffa « giovani » calcolata in base alle risorse individuali o familiari.
Il costo dei generi alimentari dipende dalle tue abitudini di consumo! Ma anche dalla parte d’Italia da cui provieni (se vieni dal Sud sei abituato a pagare frutta e verdura ad un prezzo inferiore a quello praticato nel Nord). Nel Nord della Francia gli alimenti ed i prodotti ad uso quotidiano costano quanto in una grande città del Nord Italia. Se poi ti piace la pizza buona buona, come in Italia, sappi che a Lille la troverai solo in pochi ristoranti del centro, e che puo’ costarti tra i 15 e i 17 €!
Se cerchi un buon ristorante specializzato in cucina tradizionale Ch’ti (la cucina tipica fiamminga locale) ti suggerisco l’Estaminet T’Rijsel, che si trova nel centro storico (Vieux Lille) rue de Gand al numero 25.  Questo antico Estaminet propone un menù di piatti e di birre artigianali della tradizione Ch’ti che non ti lascerà indifferente.
L’alimentazione low cost preferita dagli studenti Lillesicomprende le patatine, ottime in questa regione, e il Kebab: non si sa bene di che carne sia fatto ma è buono, ha un costo accessibile (5-6€), riempie e lo si trova praticamente dappertutto: i kebabbari spuntano come funghi ad ogni angolo di strada. Gli studenti Lillesi hanno anche accesso alle mense universitarie, chiamate RU (Restaurant Universitaire) che per prezzi molto contenuti (dai 3 ai 5€) offrono un pasto equilibrato all’ora di pranzo. Una tacca più in su, invece, suggerisco i ristoranti self-service della catena Flunch, presenti in ogni città della metropoli, che offrono diverse scelte di cucina francese e non, dalla qualità acccettabile per i palati meno esigenti.
Qualche indicazione:
Fast-food menu: 6€
Ristorante: 15-30€
Entrata ad un museo : 6€
Panino: 3.50€
Caffé: 1.50€
Baguette: 0.85€
Croissant: 1€
Camembert: 1.90€
6 uova: 1.20€
1 lt di latte: 0.90€
1 kg di patate: 1.20€
1 kg di riso: 1.90€
Giornale: 1.20€
Francobollo: 60€
Foto d’identità: 5€ dalle macchinette automatiche nelle stazioni e supermercati
Notte d’hotel: a partire da 60€
La telefonia in Francia ha, come l’elettricità, prezzi relativamente contenuti. I più importanti operatori, quelli che garantiscono le migliori coperture, sono Orange e SFR. Più economici, ma dalle reti meno efficienti, Free, Bouygues e Virgin. Attenzione: gli abbonamenti, come quello proposto da La Poste (rete SFR), sono generalmente più attrattivi ma comportano, di solito, un impegno che va da uno a due anni.
La maggior parte degli operatori offre interessantissimi pacchetti che comprendono, oltre al forfait di telefonia mobile, l’abbonamento alla rete fissa (Modem, Wifi, ADSL o fibra, TV e chiamate internazionali, il tutto illimitato).
In Francia le sigarette costano dai 6.60 ai 7€ al pacchetto e Lille non è da meno. La buona notizia per i fumatori Italo-Lillesi è che al terminus della linea 2 del metro’ c’è il confine con il Belgio e tutti vanno li a comprare le sigarette in quanto il tabacco costa anche il 40% in meno della Francia.

Per farti un’idea più precisa in merito al costo della vita a Lille ti suggerisco di consultare il sito Combien coûte.

3. E i sussidi?

I diritti a sussidio vengono calcolati in base alle risorse individuali o familiari. Le risorse vengono calcolate da un ente chiamato CAF (Caisse d’Allocations Familiales) e, dato che ogni caso è diverso, ti raccomando di andare ad informarti direttamente alla Caf di Lille, se non altro per sapere se, pur non essendo residente, puoi avere accesso o meno a tariffe dedicate per i trasporti e a un eventuale sussidio. Questo documento on-line redatto in Inglese ti indica quali requisiti occorrono per poter accedere al sussudio CAF. Se preferisci parlare a qualcuno di persone, la Caf ha diversi sportelli disseminati in tutta la metropoli, qui troverai quello più vicino a te.
Infine, è probabile che, per alcune formalità, ti sia richiesta la residenza. Ricorda: per essere amministrativamente residente in un Paese devi averci vissuto in modo continuativo per 6 mesi ed un giorno).

4. Altre formalità?

Salute: Non appena avrai un indirizzo ed un lavoro dovrai recarti presso lo sportello più vicino a te della Caisse Primaire d’Assurance Maladie per richiedere la tua Carte Vitale, (l’equivalente della tessera sanitaria Italiana) che attesta i tuoi diritti presso l’assurance maladie e che va presentata sistematicamente a tutti i professionisti della salute consultati (medici, dentisti, etc.) ed in farmacia, e permette di essere rimborsati di parte delle spese mediche.
Per poter trattare la tua richiesta, la Caisse Primaire d’Assurance Maladie ti richiederà alcuni documenti Italiani accompagnati dalla loro traduzione asseverata, cioé effettuata da un traduttore che ha prestato giuramento ed è abilitato a tradurre documenti ufficiali riconosciuti dalle Aministrazioni.

In Francia ciascuno puo’ scegliere il proprio medico di fiducia. Il costo di una visita è di circa 23€ (31 o più per uno specialista). le visite a domicilio, notturne o durante i giorni festivi hanno un costo maggiorato. La lista dei medici è reperibile online sul sito delle Pagine Gialle Francesi, i medici del settore 1 (secteur 1) sono quelli più economici. Se hai accesso alla copertura nazionale sanitaria (Sécurité Sociale) puoi chiedere il rimborso di buona parte del costo delle spese mediche. Per un rimborso totale delle spese dovrai sottoscrivere ad un’assicurazione privata, detta « mutuelle complémentaire ». In Francia la mutuelle complémentaire è per metà a carico del datore di lavoro. Se il tuo reddito è veramente molto basso puoi richiedere, sempre presso la CPAM (Caisse Primaire d’Assurance Maladie), la copertura integrale nazionale, detta CMU. Ti verranno richiesti vari documenti, tra i quali l’atto di nascita tradotto in Francese da un traduttore asseverato.

Se hai bisogno di assistenza in casa e cerchi a Lille e dintorni un infermiere che parla italiano, chiedi pure a me: ne conosco uno bravissimo.

Le tasse ed imposte dul reddito andranno pagate in Francia quando sarai ritenuto residente, cioé dopo che avrai trascorso in Francia 6 mesi ed un giorno.
Conto in banca: puoi anche conservare il tuo conto Italiano ma, se decidi di aprirne uno in Francia, sappi che devi prima avere un indirizzo. La banca ti richiederà vari documenti, tra i quali un justificatif de domicile = la prova che hai un domicilio stabile. In Francia si usa pagare tramite assegni, oltre che con carta di credito. Gli assegni sono accettati dappertutto (negozi, supermercati, farmacie, medici ecc…). Una volta il tuo conto corrente aperto potrai richiedere gratuitamente il tuo carnet de chèques.
Se ti servono traduzioni asseverate (o, in francese, traductions assermentées) puoi chiedere a me. Puoi anche rivolgerti a me se cerchi a Lille un avvocato che parla italiano: ne conosco due bravissimi.
Scrivimi anche se ti occorre aiuto per espletare formalità in Francia quali : iscrizioni, registrazioni presso enti francesi, richieste di informazioni, sussidi o documenti ecc…

5. Ci sono molti Italiani a Lille?

Lille è una città molto ambita dagli studenti Italiani, ai quali offre 4 Università e numerose grandi scuole di qualità ad un costo più basso che in Italia, oltre ad un ospedale Universitario tra i primi 5 della Francia in termini di importanza e di qualità che attira stagisti dal mondo intero. Ma anche i giovani italiani neolaureati non la disdegnano, perché qui – di solito- vengono riconosciuti come preofessionisti nel loro settore e trovano più facilmente che in Italia lavori corrispondenti alle loro qualifiche e stipendi adeguati. Purtroppo l’Italia sta facendo scappare tanti giovani volenterosi e capaci. Per fortuna, pero’, ci sono paesi -quali la Francia- che li accolgono a braccia aperte.
Nel forum « Lille » sul sito italiansonline.net,  troverai una buona parte della comunità Lillese che si esprime in merito alla sua esperienza Lillese,  si scambia consigli e dritte e talvolta organizza simpatiche uscite di gruppo.

6. Come vengono accolti gli Italiani in Francia?

Gli Italiani, come generalmente tutti gli stranieri, sono accolti molto bene. La Francia ha il vanto di essere una « terra di accoglienza » e va orgogliosa dei suoi valori fondamentali che sono la libertà, l’uguaglianza e la fraternità. Noi Italiani, in particolare, siamo visti dai più come dei « cugini », a causa delle nostre similitudini culturali. L’Italia come meta turistica, la lingua Italiana, piacciono molto ai Francesi, per non parlare della cucina, della pelletteria, della moda… L’unica cosa che i Francesi non hanno digerito degli Italiani è stata la provocazione di Materazzi a Zidane durante la finale dei mondiali di Calcio del 9 luglio de 2006. Questa ce la rinfacciano regolarmente come pure, fino a qualche anno fa, si divertivano a canzonarci a causa delle vicende giudiziarie di Berlusconi.
Conosco parecchi Italiani qui a Lille, e tanti ne ho conosciuti di passaggio… Escludendo le considerazioni in merito al clima poco favorevole, non ho mai sentito nessuno lamentarsi o sentirsi deluso dalla sua esperienza Lillese.

 7. Come ci troviamo noi Italiani per il mangiare, considerate le nostre abitudini alimentari?

Direi che noi Italiani, in Francia, ci troviamo bene anche dal punto di vista dell’alimentazione. Innanzitutto grazie alla reperibilità delle materie prime Italiane, che ci permettono di preparare a casa i nostri piatti nazionali. E poi perché sia la cucina francese che quella regionale sono -obiettivamente- molto buone. I piatti sono sicuramente più ricchi, talvolta pesanti rispetto alla nostra cucina mediterranea ma, se non se ne abusa, fanno il loro effetto. Ineguagliabili in Francia sono anche i vini ed i formaggi; il Nord vanta le migliori birre e patatine fritte.
Lille birre e vini locali
Se vuoi mangiare Italiano al ristorante non avrai problemi a trovare a Lille qualche posto che serve pasta, pizza e quant’altro fatti come si deve, ma calcola che avranno un costo certamente più elevato che in Italia. Per esempio, una pizza classica che in Sud Italia costa 5-6€, qui costerà 12-13€ almeno e sarà pure più piccola. Nei ristoranti che fanno la cucina autentica Italiana le pizze più elaborate arrivano a costare anche 17-18€! Io di solito evito di mangiare la pasta quando è preparata da Francesi: loro la amano scotta e, nella loro cultura gastronomica, la pasta è spesso ancora considerata come un contorno: la servono bianca, insieme alla carne, come noi faremmo con delle patate al vapore!

8. Com’è il clima?

Il clima è il grande neo del Nord della Francia… Inverni lunghi 9 mesi, freddo e umido, cielo plumbeo, pioggia, vento, il sole che si vede davvero poco… In inverno le gelate sono frequenti e spesso si protraggono per lunghi periodi, la stessa cosa puo’ accadere con la neve.
Inverno a Lille
Se hai previsto di trascorrere l’inverno a Lille ti consiglio di portarti abiti e stivali pesanti e di non dimenticare guanti, impermeabile e scorta di ombrelli (il vento li distrugge).

9. Com’è la rete di trasporti?

La rete dei trasporti Lillese è vasta e molto efficiente. Con le due linee di metropolitana, due di tram e numerose linee di autobus, tutto il territorio della metropoli è coperto. Una piccola curiosità: Lille è stata la prima città francese ad avere la metropolitana automatica, cioé priva di conducente. I suoi binari sono inoltre dotati di pratiche e sicure porte scorrevoli che, aprendosi solo all’arrivo dei vagoni, proteggono i passeggeri da pericolose cadute.
La metropolitana inizia il suo servizio attorno alle 5 di mattina e si ferma a mezzanotte e trenta. Nelle ore di punta passa un treno ogni 4 minuti circa. Diversi bus notturni provvedono al trasporto dei ritardatari. E se dove abiti tu il bus notturno non arriva, numerosi taxi ti permetteranno comunque di rientrare a casa.

10. Cosa mi dici della sicurezza?

Come tutte le grandi città, ed in particolare quelle che accolgono immigrati provenienti da paesi in via di sviluppo, Lille presenta dei rischi, soprattutto di notte. Se vuoi avere un’idea più precisa delle statistiche in materia di sicurezza a Lille e desideri approfondire anche altri parametri quali la qualità della vita, la sanità, l’inquinamento, ecc… ti suggerisco il sito Numbeo, continuamente aggiornato anche grazie alla collaborazione dei suoi visitatori.

11. Si trova qualche lavoretto?

Se parli un po’ di Francese non dovresti avere difficoltà a trovare lavoro in uno dei numerosi bar e ristoranti del centro di Lille. Se poi hai già esperienza lo troverai molto rapidamente: basta presentarti con il tuo CV (Attenzione, il CV dal classico « modello Europeo », di 5 pagine, è mal visto in Francia e non lo usa nessuno. Se vuoi sapere come dev’essere il CV perfetto per cercare lavoro in Francia e se vuoi farti redigere e/o tradurre il CV in Francese, ti aspetto qui).
La Francia è un paese fantastico per tutti i lavoratori: la legge relativa al lavoro è molto generosa nei confronti degli impiegati e quasi sempre rispettata dai datori di lavoro. Il numero di ore di lavoro è regolamentato (35 ore settimanali, cioé 7 al giorno, cosa mai vista altrove). Gli straordinari vengono remunerati o comunque restituiti in ore di riposo e lo stipendio minimo sindacale francese supera i 9€ lordi all’ora e viene rivalutato annualmente. Inoltre, per legge, il datore di lavoro si fa carico del 50% delle spese di trasporto dell’impiegato. Ritengo -e non sono la sola espatriata Italiana a pensarlo- che la Francia sia « avanti » rispetto all’Italia. In tutta onestà, ora come ora, quando la gente mi chiede perché non torni in Italia, rispondo che è troppo lunga da spiegare.

12. Il mercato del lavoro com’è lì? C’è crisi o si sta bene?

La crisi che ha colpito l’Europa ha toccato anche la Francia, ma in modo minore rispetto all’Italia. Basandomi su cio’ che sento dire dagli Italiani in Italia e da come invece vedo andare le cose qui, mi sento di affermare che in Francia si sta sicuramente meglio. Almeno per il momento. E per chi non vive di rendita.

13. Lille è vicina a molte capitali europee. Sono facilmente raggiungibili?

Lille è posizionata in una zona strategica, nel cuore dell’Europa. Nel raggio di 300 km hai Londra, Parigi, Bruxelles ed Amsterdam. Per raggiungerle hai diverse opzioni, più o meno costose a meno che non approfitti di qualche offerta promozionale.
Volare verso altri paesi è spesso più economico da Parigi che da Lille. Per andare de Lille a Parigi la scelta più rapida è il TGV (il treno superveloce) che ti porta alla stazione centrale in solamente un’ora di tempo.  A meno che non ci siano offerte speciali, il TGV puo’ costarti 60€ solo andata. Se hai tempo puoi scegliere tra il car sharing e gli autobus, i cui prezzi oscillano tra i 15 e i 20€ solo andata.  Calcola un minimo di 2 ore e mezza di viaggio (solo andata e se non c’è traffico).
Per andare da Lille a Bruxelles, oltre il car sharing ed il treno  hai i bus Flixbus, i bus SNCF,  gli Ouibus e gli Eurolines.
Per andare da Lille ad Amsterdam hai i treni SNCF, gli autobus Flixbus ed il treno rapido Thalys che ti porta nella capitale dei Paesi Bassi in un sole due ore e 40 minuti.
Se invece vuoi andare da Lille a Londra c’è il treno Eurostar, le cui tariffe spaziano dai 39 ai 79€ (sola andata) a seconda delle offerte promozionali e ci sono anche gli autobus Eurolines che ti portano in Inghilterra a partire da 19€ (sempre sola andata).
La compagnia aerea low-cost da monitorare spesso è easyjet (www.easyjet.com)

14. Ma nelle Università erogano solo corsi in Francese?

Che io sappia, le Università Francesi erogano i corsi anche in Inglese. Poi dipende dalle facoltà, dalle materie… Sappi pero’ che la lingua nazionale in Francia è il Francese, e che nessun Francese farà uno sforzo -se non costretto- per parlarti in un’altra lingua, fosse pure l’Inglese. I Francesi sono molto legati alla loro cultura e alla loro lingua, al punto che gli stranieri talvolta li trovano eccessivamente chiusi alle altre culture e lingue… Ma è un dato di fatto: siamo noi da loro, e dobbiamo rispettare il loro modo di essere. Non ti resta che darti da fare per imparare il Francese …. Se ti impegni, sarai già « operazionale » nell’arco di sei mesi.
Lille Grand Place

15. A chi mi rivolgo se ho bisogno di aiuto?

I numeri di telefono da conservare sono:

La polizia : 17

I pompieri : 18

l’ambulanza: 15

Da un cellulare:

Il numero di telefono di emergenza Europeo: 112

Ricorda inoltre che, per chiamare all’estero, devi comporre 00 + il prefisso del paese che stai chiamando (es: 39 per l’Italia, 32 per il Belgio, ecc…). Per chiamare la Francia dall’estero bisogna comporre 00+33 prima del numero).

16. E’ una bella città Lille?

Guarda tu stesso 🙂

17. Me la consigli Lille come meta Erasmus?

Certamente si!

Lille è una città bellissima: ti piacerà. In particolare il centro storico, dall’architettura in stile Fiammingo, con le sue boutiques esclusive ed i bar antichi, è splendido, ancor più durante i giorni di sole, quando tutti i colori sgargianti (oro, rosso) delle facciate antiche si trovano risaltati dalla luce. La gente del Nord, poi, è calorosa ed accogliente. Le attività culturali non mancano: Musei e patrimonio, cinema, concerti, rappresentazioni teatrali, Opera, mostre d’arte, sport… Avrai l’imbarazzo della scelta. 

E se cerchi un’esperienza più godereccia, da gustare, dai un’occhiata ai prossimi eventi, a Lille ed in tutta la regione Nord.

Se sei alla ricerca di altre informazioni relative alla vita pratica a Lille, ti suggerisco un mio precedente articolo ricco di informazioni utili.

Sera in New Zealand: TE PA KAINGA O REWA – REWA’S VILLAGE The Maori

TE PA KAINGA O REWA – REWA’S VILLAGE


 

 
My trip in New Zealand continues with a visit at the Te Pa Kainga o Rewa, which is a replica of a Maori Fishing Village, including Gardens & Native Plant Garden. Rewa’s Village is a full scale replica of a pre – European Maori fishing village, where you can listent to the tranquil waters of « Te Awa o Nga Rangatira » river and enjoy the picturesque surrounding of the Kerikeri Basin. Rewa’s Villages sits in one of the most important historical sites in New Zealand for Maori an early European settlement.  
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Traditional plant used by the Maori

 
 

Sera in New Zealand: Cape Reinga & Ninety Mile beach

Cape Reinga

The Historic Cape Reinga Lighthouse built in 1941 marks the extreme north-western point of New Zealand. Take a day for this outing, book an organized tour along 90 mile beach to Cape Reinga and the Lighthouse, toboggan down giant sand dunes on the way, or experience the isolation and the widerness with the drive along 90 mile beach, travel alongside Auporuri forest, which runs parallel to Ninety Mile Beach. Enjoy the walkway from the carpark to where the Lighthouse perches atop a steep headland looking out to where the Tasman Sea and the Pacific Ocean meet.

 

The meeting point

 

The Lighthouse

Ninety Mile Beach

Ninety-Mile Beach is the fabled strip of sand that stretches from Ahipara to Scott  Point, five kilometres south of Cape Maria van Diemen. Truth be told, it is actually 88 kilometres long.
 

Ninety-Mile Beach is officially a highway, but is really only suitable for 4WD vehicles and is safe to drive only at specific times of the tides. Rental companies won’t allow their cars on the sand, mostly for safety reasons. The easy way to drive along the beach is to catch a coach tour from Kaitaia. If you are short of time in Northland and staying in the Bay of Islands, coach tours and scenic flights up to Cape Reinga depart from Paihia daily.

 
 
 
Beach activities range from surfcasting and swimming to bodyboarding down the sand dunes. A special treat is digging for tuatua (a native shellfish) in the sand at low tide. Flanking the beach is the Aupouri Forest, which provides a green escape from the hot sun.



Once a year in late February or early March, 90 Mile Beach hosts a five day fishing competition. Hundreds of anglers surf cast from the beach hoping to catch the biggest snapper, a delicious white-flesh fish found in New Zealand waters.

Here it is common to see wild horses on the beach and around in the countryside.

Sera in New Zealand: Opononi

Discovering Opononi

Opononi and its twin settlement Omapere provide a slice of beachside living in the heart of the Hokianga Harbour. You’ll find a choice of places to stay, from motels and resort-style beachfront units to private holiday cottages that can be rented for almost any duration.

Must do in Opononi

Opononi offers you a white sand beach stretches all the way to Opononi Wharf, where you can catch a water taxi to the giant sand dunes on the other side of the harbour. Dune surfing on boogie boards is a thrill that leaves you sandy but extremely satisfied.

If you like fishing, fishing trips can also be arranged at the wharf.

Arriving in Opononi

 









Did you know? Opononi was made famous in the mid 1950s by the tame dolphin Opo, who used to let children ride on his back.

 


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Sera in New Zealand: North Island Sand Dunes

Discovering North Island Sand Dunes

 

Did you know the New Zealand’s desert? Do you dare to DO THE DUNES?
The Giant Te paki Sand Dunes merge with the infamous 90 mile beach. These beautiful giant sand mountains will definitely get euphoria pumping through your veins as you take on the steep slopes, but don’t freak, there are dunes of all sizes to suit your level of thrill capacity. 
 
 
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Sera in New Zealand: Maori’s Art & Culture

MAORI ART

The principal traditional arts of the Maori may be broadly classified as carving in wood, stone, or bone, geometrical designs in plaiting and weaving, painted designs on wood and on the walls of rock shelters, and, finally, tattooing. It is the habit of ethnologists to study Maori art as if it had come to an abrupt end on the arrival of the European settlers in New Zealand and to regard post-European work as being of little importance.

It is necessary to point out, however, that the major forms of Maori art have never died out and that there is a continuous tradition from pre-European times to the present day. It is true that tattooing is no longer practised and that little stoneworking has been done by Maoris in the past 50 years.

But it is probable that more major carved houses have been built in the last 30 years than in any like time in Maori history. Many of the present-day carvers are descended from families which have produced outstanding carvers for centuries. Modern life has caused many changes, but all arts must develop if they are to live.

Tattoos

Today, people in NZ still use covering their body (sometimes the whole body) with tattoos.

 

 

 

MAORI CULTURE

Did you know why, in New Zealand, it is common to see barefoot people? This happens also outside and in the public spots, and the reason is that Maoris still think that the land is « the mother » and want to keep the contact of their body with her.

at the supermarket

MAORI LANGUAGE

I think that Maori language is very funny. As a passionate about foreign languages, I couldn’t resist to share with you some extracts of a common Maori language

Hello! > Kia Ora!

Welcome! > mai!

My name is > toku ingoa

What’s your name? > he aha te tou ingoa?

How are you? > pehea e koe?

Which country are you from? > qui whenua ko koutou i

Yes > Ae

No > Kahore

Thank you! > Mauruuru koe!

See you soon > Kite wawe ia koe

Have a nice day! > A ani i te ra pai!

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sera in New Zealand: Auckland

Discovering Auckland

 

NAU MAI, HAERE MAI – WELCOME TO AUCKLAND

 
Auckland is the New Zealand’s largest city, a place where city style and spectacular landscapes go hand in hand.
 
 
Breathtaking scenery, beautiful beaches, outstanding food and wine, great shopping, exciting nightlife and plenty of action and adventure – you’ll find it all here.
Shop up a storm or explore native rainforest. Dine at waterfront restaurants or go to meet the dolphins in the Hauraki Gulf. Dive into the nightlife or bungy off the harbour Bridge. Canyon down waterfalls or climb volcanoes. Escape to as idyllic island or sip on cocktails up the tallest building in the Southern Hemisphere.
 
New Zealand Maori called this land Tamaki Makaurau, a maiden desired by a hundred lovers. It was a place fought over for its vast riches, including its forested hills, productive volcanic soils and harbours full of seafood.
 
 
Today, Auckland’s striking natural beauty and vibrant urban lifestyle combine to make it one of the most desirable places in the world to live or visit. In fact, Auckland is rated the third most liveable city in the world in the Mercer Quality of Living Survey.
 
 
 

TOP PICKS

 
Get out the Waitemata Harbour with sailing, jet boating, kayaking or a harbour cruise, or get adventurous with a harbour bridge climb and bungy jump.
 
For a panoramic view of Auckland, you must climb to the top of the Sky Tower, which will offer you a spectacular 360-degree views. Don’t miss to try the exhilarating SkyJump and SkyWalk!
 
 
Explore the vibrant Viaduct Harbour, where waterside restaurants and bars sit alongside sleek superyachts.
 
Find vintage buys and quirky cafés and bars on K’Road, or high-end fashion and dining in High Street, Chancery and the surrounding laneways.
 

 
Take on the stunning panoramic views from the top of Mount Eden – Maungawhau – one of the region’s 48 volcanic cones and the highest natural point in Auckland.
 
Play a round of world-class golf at Whangaparaoa Peninsula with breathtaking views over the Hauraki Gulf.
 
Go swimming, kayaking, boating or fishing at Orewa Beach, or horse riding along the white sands of Pakiri.
 
In the Northern Auckland, head to Goat Island Marine Reserve for some of Auckland best snorkelling and diving, or watch the sea life from the glass bottom boat.
 
Experience authentic Maori culture at Te Hana Te Ao Marama Maori Cultural Centre, with its incredible 17thcentury fortified village replica and powerful cultural performances.
 
Enjoy skiing or snowboarding any time of year at New Zealand’s only indoor snow resort.
 
In the Western Auckland, go canyoning down waterfalls and gorges deep in the rainforest.
 
In the Southern Auckland, explore the remains of early Maori settlements at the Otuataua Stonefields and follow the market trail to the top of Mangere Mountain.
 
You can also go surfing, fishing, horse rifding, blokarting or paragliding at the magnificent black-sand surf beach of Karioitahi.
 
In Hauraki Gulf & Islands, jump on a whale, enjoy a dolphin safari and head out to see these beautiful animals in their natural habitat.
 
The Matakana region will offers you idyllic, tranquil, white-sand beaches at Omaha, Tawharanui and Pakiri. While their beauty and accessibility make them popular summer holidays destinations, they never feel crowded.

 

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Sera in New Zealand: Kawakawa

KAWAKAWA

Approximately at 20 minute drive from Kerikeri, visit the Glow Worm caves which are a further 5 kms. Yhen come back to Kerikeri via Paihia.

Kawakawa is a small town in the Northland Region of northern New Zealand.

The town is known as « Train town », because the Bay of Islands Vintage Railway runs down the middle of its main street on the way to Opua.

Kawakawa remains unique in having the railway running through its main street but the most known attraction in the city is the Hundertwasser toilets with its ceramic columns, garden roof and curving. Their colourful exuberance has put the Northland town of Kawakawa on the international tourist route. Designed and built by the Austrian artist Friedensreich Hundertwasser, internationally regarded architect and ecologist who, delighted by invitation, emerged from its reclusive lifestyle nearby from until 1975, to oversee the project. The Kawakawa toilets were Hundertwasser’s final creation and are seen as an important memorial to him after his death in 2000.

 

HUNDERTWASSER’S TOILETS

 

 

Entrance of the Hundertwasser toilet building

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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Sera in New Zealand: Kerikeri, the Rainbow Falls and Manginangina Forest

Discovering Kerikeri

Where everything started


Kerikeri is the largest town in Northland New Zealand, a ‘must visit’ town full of charms, character and friendly locals with its central Northland location. Situated in the Bay of Islands, Kerikeri is a wonderful part of the world, a place of historical significance, where Maori met missionaries and history changed forever
Kerikeri is a popular tourist destination about three hours drive north of Auckland, and 80 km north of the northern region’s largest city, Whangarei. It is often called the Cradle of the Nation, being the site of the first permanent mission station in the country, and it has some of the most historic buildings in the country.
The village was established by New Zealand’s pioneering missionaries, who called it Gloucestertown, or Gloucester Town, but neither name endured. The Māori word Kerikeri was spelled and pronounced as Keddi Keddi or even Kiddee Kiddee, but the town’s name is today generally pronounced Kerry Kerry but with a rolled r by Māori.
In 1814 Samuel Marsden acquired land at Kerikeri from Hongi Hika for the use of the Church Missionary Society for a payment of forty-eight axes.The protector of the Kerikeri mission station was the chief, Ruatara, a nephew of Hongi Hika.





KERIKERI’S STORY

 
Kerikeri has been a part of the European history of New Zealand from the beginning. The first European to visit the area was Captain Cook, who named the region the Bay of Islands in 1769. Until the founding of Auckland and Wellington, the Bay of Islands was the centre of European activity in New Zealand.

 

Samuel Marsden, after meeting Te Pahi, the paramount chief of the Ngati Rehia of Kerikeri, who was one of the earliest Maori to start trading with the early Europeans, went back to the Church Missionnary Society in London and a decision was made to set up a mission in New Zealand.

 

Established in 1819, the Kerikeri Mission Station is one of New Zealand’s first places where Māori invited visitors to live among them. Built under the protection of local Māori chiefs who were keen to harness the trade and technology of Europe, Kerikeri Mission Station grew amidst a backdrop of tribal warfare and ever-increasing visits from foreign ships.






Located next door to Kemp House, the Stone Store is NZ’s oldest stone building. It was designed by Wesleyan missionary John Hobbs, and built by Australian convict William Parrott.















Kerikeri was also the first place in New Zealand where grape vines were plantedSamuel Marsden planted 100 vines on 25 September 1819 and noted in his journal that New Zealand promised to be very favourable to the vine. 

Kerikeri is also a gateway of choice to the Bay of Islands, which boasts 144 subtropical islands accessible from Paihia. With a warm sub-tropical climate there is something here for everyone with much to offer in outdoor activities, forests, coastal walks, championship all weather golf courses, lakes, waterfalls, maritime playground, beaches, fishing, diving, yachting. 
Source: Wikipedia and SeraTraveller
 

The Rainbow Falls

The Rainbow Falls, Māori name Waianiwaniwa, (Waters of the Rainbow), are a single-drop waterfall located on the Kerikeri River near Kerikeri in New Zealand.
Unlike most New Zealand waterfalls which are created by the erosion of soft rock, the Rainbow Falls are sited on a hard basalt layer of rock beside softer mudstone. The falls were formed when water eroded the mudstone. The 27 metres waterfall is popular with tourists and is regularly photographed from an adjoining Department of Conservation area.
 











 

The Manginangina Forest

This forest represent how the whole New Zealand was only 150 years ago, before the arrival of the firsts colons.
 


The Kauri forest

Inland from Kerikeri are the forest of the mighty Kaury, Puketi and Omahuta. Tese forests form one of the largest continuous tracks of native forest in Northland. The area is a treasure house for native plants and animals, and includes populations of kaka, kiwi and kokako. Puketi is also home to the largest living Kauri, which stands at a height of 50,9meters. The forest has a range of walking, tramping and camping opportunities.


 The circle I am sitting on is actually the diameter of a tree named Kauri, which was at this place





 

The Kauri is a conifer of great antiquity. Its ancestors arose during the Jurassic period – 150 million years ago- when dinosaurus roamed the earth.

The Kauri’s wood is very strong and was employed to build the towns.







 
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